giovedì 27 gennaio 2011

palafitta

Un posto perfetto per nascondersi e spaventare la gente in un film orror :
La palafitta è un'abitazione primitiva risalente al periodo compreso tra il Neolitico e l’età del bronzo in Europa,in particolar modo in Svizzera, in Austria, nella Francia orientale e nell'Italia settentrionale ma tuttora in uso presso alcune popolazioni africane, asiatiche e sudamericane.

È costruita su una piattaforma di legno strutturale appoggiata su pali sempre in legno infissi specialmente nel fondo o sulla riva di fiumi, lagune, paludi o talvolta anche su terreno asciutto, che sostiene una o più capanne di paglia, legno, canne o altro materiale.

Si distingue inoltre per il tipo di realizzazione tra Palafitta su bonifica (o semplicemente Bonifica)[1], costruita in sponda allo specchio o corso d'acqua su un impalcato appoggiato al terreno con tronchi infissi nel limo per consolidarlo, e vera e propria Palafitta aerea, arrampicata su impalcature aeree sospese sopra il pelo dell’acqua.

In Italia il primo ritrovamento di una palafitta risale al 1860 ed avvenne a Mercurago, nei pressi di Arona (NO - Piemonte), nella zona dove attualmente è presente il Parco naturale dei Lagoni di Mercurago, assieme ai resti della costruzione, tornò alla luce anche una piroga intagliata nel legno.

ecco una mia esperienza

praticamete quando ero una picco la bambina di 10 o 11 anni, studiavo già, poko ma studiavo, ed è capitato che sn andata a prendere un gelato kn un mia amichetta... passiamo x i giardinetti vicino casa, e c'era un ragazzo che stava in bici... io così per scherzo, lo guardavo co la coda dell'occhio e ho detto alla mia amica "ora lui cade"...la cosa strana x me, è stato che è caduto veramente... poi un pokino + avanti, dieci minuti dopo, siamo passate x un altra strada, e cn il gelato in mano, passeggiavo, ad un certo punto passano davanti a noi due bambini in bici ed entrano dentro un cancello...
io così x giocare ho detto "uno dei due cade" e passando poi davanti al cancello dove erano entrati i bambini, uno di loro era a terra piagnucolante kn la bici sopra, a me ha preso il panico, anche alla mia amichetta, infatti sn corsa a casa e nn sn uscita x una settimana dallo spaento... e nn ho aperto bocca per tre giorni x nn fare danni...
ora nn sto un attimo zitta e ho imparato a comandare il mio dono...
ebbene si... sn una jettatrice, in carne ed ossa, e ho passato gli ultimi 6 anni a studiare la mia arte...


un altra mia avventura, o meglio... rito che mi è durato 3 mesi...
ero stata insultata, pesanteente...ero stata ferita, quindi ho pregato e ho messo su un rituale che comprendeva la mia sveglia alle 11,50 per stare alla luce della luna tt le notti per tre mesi kn una candela nera in mano e pregare che lei avrebbe subito moltiplicato x tre volte quello che quella persona aveva fatto a me, dopo un mese dalla fine del mio rito, arriva una telefonata... "Martina... l'hanno investita, si è rotta l'anca, deve stare per due o tre mesi a letto, nn si può muovere" ... la mia reazione è stata forse perfida, qualcuno dice mavagia, bè avete ragione, sn scoppiata a ridere... e nn è finita quì, in quel mese, lei è ingrassata da mettere paura, è stata bocciata da scuola e la madre le ha trovato il fumo che nascondeva in camera...

questa è stata malvagità si lo ammetto... xò sappiate che la magia nera nn è solo questo...

meditazione

Tante cose (troppe), sono state dette sulla meditazione...
tecniche complicatissime, visualizzazioni incomprensibili o focalizzazione sui chakras... questa non è meditazione, ma tentativi andati a vuoto.
Meditare significare eliminare gli orizzonti ed i limiti autoimposti: aprirsi all'eternità.
E c'è un unico mezzo: svuotare la mente.
Ciò può avvenire nei seguenti metodi:

1) focalizzarsi sul vuoto respingendo ogni pensiero;
2) Concentrazione sul respiro;
3) Mantra;
4) Mandala;
5) Focalizzazione su un punto fermo, reale o immaginario.

Per prima cosa, siate sicuri di non essere disturbati.
Vestitevi comodi, larghi e leggeri (o non vestitevi proprio!).
Se volete, meditate dentro il Cerchio, lo spazio benedetto o, meglio, un luogo naturale.
Se volete accendete una musica, che sia però lenta, calma e rilassante (la McCannit è ottimale: il suo effetto soporifero è molto utile a volta!).
Fate in modo che l'illuminazione sia molto tenue (qualche candela va bene, ma la luce solare è sempre meglio): le ore migliori sono alba e tramonto, momenti in cui luce ed oscurità tendono ad equilibrarsi e l'atmosfera è carica di potere.
Potete anche accendere un incenso, debole e dolce.
Quindi sedetevi (su una poltrona o per terra; in quest'ultimo caso, a gambe incrociate, in padmasana o nella posizione dello sciamano), tenendo la schiena diritta senza sforzarvi.
Ora iniziate a respirare, lentamente.
Iniziate inspirando, trattenete alcuni secondi e poi, molto lentamente, espirate sempre dal naso.
Concentratevi su questo ritmo, solo su quello.
Lasciate che l'intero corpo respiri, la mente e l'anima... tutto segue questo ritmo, rilassandosi, sciogliendosi.
Quando avrete raggiunto una consapevolezza diversa dell'esterno, una grande calma e pace interiore, allora focalizzatevi sul vostro centro, che potrebbe essere una frase, la fiamma di una candela, un punto immaginario o qualsiasi altra cosa.
Di qui in poi, accadrà ciò che accadrà.
Quando sentite che è il momento di terminare, riprendete a respirare profondamente e cercate di riprendere coscienza del vostro corpo lentamente.

Tutto qua. Nulla di più, nulla di meno

un piccola pausa .

Ieri sero ho riflettuto sul mio blog e ho notato che mancava un posto dove riunirsi magari chattare , allora ho pensato questo .
Per la chat ho trovato questo interessante sito dove qui troverete tutti i miei (fanatici) lettori , per arrivarci basta cliccare su questo link .
Pero secondo me non basta un semplice punto di riferimento o di incontro , dedichero qualche post ai lettori . Anzi iniziero proprio oggi ...

ANGOLO DEL LETTORE

Ho pensato , che voi avrete sicuramente sognato di scrivere un blog vero ? Qundi ecco come crearlo cliccate su questo link infondo alla pagina troverete la citazione '' crea un blog '' e cliccate li .
Ma naturalmente vi daro dei truchetti scritti da me e anche provati da me (funzionano alla grande):
Ecco delle idee su cossa scrivere sui blog.
1. Scrivete su voi stessi e la vostra vita da blogger
2. Scrivete sui progressi del vostro blog
3. Scrivete una lista come questa
4. Postate una notizia recente
5. Recensite un servizio di social networking
6. Scrivete circa i vostri obbiettivi
7. Scrivete la vostra lista di plug-in
8. Recensite un tema per WordPress
9. Scrivete i vostri errori fino ad ora
10. Scrivete una Top10 (va bene su qualsiasi cosa…)
11. Fate un post su un affilate program
12. Postate un video di YouTube
13. Fatevi scrivere un guest post
14. Intervistate un blogger famoso
15. Rivelate una tecnica tenuta segreta
16. Recensite un blog famoso
17. Fate un post circa un blogger che (non) apprezzate
18. Postate un sondaggio
19. Postate circa i risultati del sondaggio
20. Iniziate un contest contro un altro blogger (es: chi avrà più lettori via feed alla fine del contest)
21. Postate circa i vostri successi aumentando il traffico o i guadagni
22. Scrivete un post sulla motivazione del blogger
23. Pubblicate una lista di link a post che vi sono piaciuti
24. Scrivete un tutorial o un “How To” circa qualcosa che conoscete bene
25. Pubblicate un post di ringraziamento linkando i lettori più assidui e che hanno contribuito di più

Modi per trovare un’ idea:

1. Leggete i blog nel vostro reader
2. Leggete nuovi blog nei “Consigli principali” di Google Reader
3. Leggete i commenti nei blog altrui
4. Leggete i commenti ricevuti
5. Leggete le e-mail ricevute
6. Analizzate le keyword usate per trovare il vostro blog
7. Analizzate le statistiche per sapere i post più letti
8. Fate brainstorming
9. Leggete un libro o e-book
10. Leggete una rivista del settore
11. Guardate un film
12. Iniziate una conversazione via IM o e-mail con un blogger amico
13. Chiedete ad un amico non esperto cosa vorrebbe sapere sul blog
14. Cercate analogie tra qualcuno famoso o qualcosa di moda e il blogging
15. Leggete fora a tema con il vostro blog
16. Chiedete opinioni ad altri blogger circa un prodotto, servizio o tecnica
17. Visitate PopUrls.com
18. Visitate siti di notizie di attualità (Repubblica.it, CNN.com…)
19. Visitate Yahoo! Answers
20. Riscrivete un vecchio post dal punto di vista opposto (es.: da “10 vantaggi di…” scrivete “10 svantaggi di…”)
21. Rileggete vecchi post
22. Segnate su un bloc notes qualsiasi abbozzo di idea per un post
23. Create una mappa mentale partendo dagli ultimi post scritti
24. Visitate Skribit.com e installate il suo widget sul vostro blog
25. Rilassatevi e non pensate al blog per un po’ di tempo

mercoledì 26 gennaio 2011

insetti

Voi state pensando cosa centrano be adesso ve òlo spiego .'' AD ALCUNI FANNO PAURA '' ecco la spiegazione . Be vi faro una spiegazione scientifica degli insetti:

Gli Insetti o Entomi (nome scientifico Insecta Linnaeus, 1758), sono una classe di viventi appartenente al grande phylum degli Arthropoda. Questa classe rappresenta il più grande tra i raggruppamenti di animali che popolano la Terra, annoverando oltre un milione di specie, pari ai cinque sesti dell'intero regno animale.

Si ritiene che siano tra i più antichi colonizzatori delle terre emerse[1] in quanto fossili di insetti rinvenuti risalgono al Devoniano. L'eterogeneità nella morfologia, nell'anatomia, nella biologia e nell'etologia ha conferito agli insetti, da oltre 300 milioni di anni, un ruolo di primo piano nella colonizzazione della Terra, in qualsiasi ambiente in cui vi sia sostanza organica, con manifestazioni di una notevole capacità di competizione[2]. Gli insetti, di conseguenza, sono organismi che, in positivo o in negativo, hanno una stretta relazione con l'Uomo e le sue attività, fino a condizionarne, più o meno direttamente, l'economia, l'alimentazione, le abitudini e la salute.

maghi

Ecco un' argomento che mi era sfuggito di spiegare:
Il termine mago viene normalmente utilizzato in alternativa per designare:

una persona con poteri magici (mago, sciamano, stregone, ...),
un artista che esegue giochi di destrezza di cui nasconde i meccanismi (prestigiatore, illusionista o prestidigitatore),
una persona eccezionalmente abile in un campo specifico.

La parola è la traslitterazione del termine greco magos (μαγος, plurale μαγοι). Si tratta di un titolo riferito specificamente ai Magi, re-sacerdoti dello Zoroastrismo tipici dell'ultimo periodo dell'impero persiano.

Molto spesso si autodefiniscono maghi coloro che pretenderebbero di poter controllare le forze della natura tramite poteri occulti.
Con la forte diffusione del genere fantasy, tramite romanzi o film (ad esempio, la saga di Harry Potter) o tramite giochi di ruolo come Dungeons & Dragons, questo termine – già noto in ambiti letterari folcloristici (un esempio per tutti: le Fiabe dei fratelli Grimm) – è divenuto molto utilizzato. In queste opere di pura fantasia il mago è un individuo in grado di esercitare la magia, intesa come controllo delle forze della natura.

mostro

Ho pensato di parlare di qualcosa di generale:
Un mostro è - in senso molto ampio - un essere vivente a cui sono attribuite una o più caratteristiche straordinarie, per le quali si discosta enormemente rispetto ad altri considerati nella norma, "ordinari". Il termine mostro ha in genere una connotazione negativa.

La parola stessa (dal latino monstrum, da monere) significa "portento", "prodigio", e può assumere sfumature ambivalenti.

Se inteso in senso positivo, o perlomeno ambiguo, il mostro è accostabile ai mirabilia, ai freak e ai cosiddetti "fenomeni da baraccone"; se inteso invece in senso negativo, si carica - secondo il contesto - di una valenza fisica o morale. "Mostro", dunque, può essere definito sia chi presenta deformità anatomiche sia chi si comporta in un modo disumano; le due caratteristiche possono inoltre coesistere o essere anzi strettamente legate, secondo il modello greco contrapposto al καλός καί ἀγαθός ("bello e buono").
Da tale legame, tra l'altro, deriva il significato dato dalla cronaca nera, che per "mostro" intende un criminale i cui delitti, spesso a sfondo sessuale o inerenti a pratiche che violino radicati tabù come la pedofilia o il cannibalismo, sono particolarmente efferati (il "Mostro di Firenze", il "Mostro di Rostov", il "Mostro di Milwaukee" ed il "Mostro di Marcinelle").

Un'accezione particolare è infine quella di "mostro" come "prodigio", "persona particolarmente dotata", con riferimento di solito a un dato settore o a una certa attività. A volte, in questo significato è presente anche un vago sentimento di timore quasi reverenziale nei confronti di chi è definito, ad esempio, un "mostro di bravura". Tale sfumatura è presente già in Petrarca, con riferimento alla figura femminile angelicata: "O de le donne altero e raro mostro"[1].

A parte va poi considerata l'espressione "mostro sacro", riferita a una persona, un animale o un oggetto tenuti in tale considerazione da non poter essere criticati o attaccati, sino a diventare - talvolta - un tabù.

elfi e foletti

Dietro una cascata, nascosti fra i cespugli e gli alberi secolari, fra foglie e ruscelletti sono sempre vissuti gnomi, fate e folletti. Un mondo fantastico, straordinario e finora segreto, tutto da scoprire.
I costumi, il rapporto con la natura e gli animali del bosco, l'alimentazione, il corteggiamento, il matrimonio, le erbe magiche, il ruolo di questi personaggi nella società, i giochi, i loro nemici, ecc.

yeti

Lo Yeti è una creatura leggendaria che si ritiene viva nell'Himalaya, ormai entrata nell'immaginario collettivo. È anche noto come abominevole uomo delle nevi, termine originato da una traduzione giornalistica errata dell'espressione in lingua nepalese Metoh Kangmi. Il termine Yeti deriva invece da yeh-teh che significa "Quella cosa là", l'espressione usata dagli sherpa per indicare la mitica creatura.

sirene

L'origine letteraria della figura delle Sirene è nell'Odissea di Omero dove vengono presentate come cantatrici marine abitanti un'isola presso Scilla e Cariddi, le quali incantavano, facendo poi morire, i marinai che incautamente vi sbarcavano. La loro isola mortifera era disseminata di cadaveri in putrefazione. Ma Odisseo, consigliato da Circe, la supererà indenne.

(GR)
« Σειρῆνας μὲν πρῶτον ἀφίξεαι, αἵ ῥά τε πάντας
ἀνθρώπους θέλγουσιν, ὅτίς σφεας εἰσαφίκηται.

ὅς τις ἀϊδρείῃ πελάσῃ καὶ φθόγγον ἀκούσῃ
Σειρήνων, τῷ δ' οὔ τι γυνὴ καὶ νήπια τέκνα
οἴκαδε νοστήσαντι παρίσταται οὐδὲ γάνυνται,
ἀλλά τε Σειρῆνες λιγυρῇ θέλγουσιν ἀοιδῇ,
ἥμεναι ἐν λειμῶνι· πολὺς δ' ἀμφ' ὀστεόφιν θὶς


ἀνδρῶν πυθομένων, περὶ δὲ ῥινοὶ μινύθουσιν » (IT)
« Tu arriverai, prima, delle Sirene, che tutti

gli uomini incantano, chi arriva da loro.
A colui che ignaro s'accosta e ascolta la voce
delle Sirene, mai più la moglie e i figli bambini
gli sono vicini, felici che a casa è tornato,
ma le Sirene lo incantano con limpido canto,
adagiate sul prato: intorno è un mucchio di ossa


di uomini putridi, con la pelle che raggrinza »
(Omero. Odissea XII, 39-46. Traduzione di Giuseppe Aurelio Privitera, Milano, Mondadori, 2007, pag. 355)

Omero non descrisse l'aspetto fisico delle Sirene; a tal proposito si è presupposto[2] che ciò sia dovuto alla consapevolezza di Omero che il proprio uditore conoscesse le forme di queste creature grazie ad altri racconti mitici come le avventure di Giasone e degli Argonauti[3].

Come Odisseo anche Orfeo, nelle Argonautiche riportate da Apollonio Rodio, salva il suo equipaggio composto dagli Argonauti:

« La brezza favorevole spingeva la nave, e ben presto avvistarono
la splendida Antemoessa, isola in cui le canore Sirene,
figlie dell'Acheloo, annientavano chiunque
vi approdasse, ammaliandolo coi loro dolci canti.
La bella Tersicore, una delle Muse, le aveva generate
dopo essersi unita all'Acheloo; un tempo erano ancelle
della potente figlia di Deò, quando ancora era vergine,
e cantavano insieme con lei: ma ora apparivano in parte
simili a fanciulle nel corpo e in parte ad uccelli.
Sempre appostate su una rupa munita di buoni approdi,
avevano privato moltissimi uomini della gioia del ritorno,
consumandoli nello struggimento. Anche per gli eroi
effusero senza ritegno le loro voci, soavi come gigli,
ed essi già stavano per gettare gli ormeggi sulla spiaggia:
ma il Tracio Orfeo, figlio di Eagro, tendendo la cetra
Bistonia con le sue mani, fece risuonare le note allegre
di una canzone dal ritmo veloce, affinché il suono
sovrapposto della sua musica rimbombasse nelle loro
orecchie. La cetra vinse la voce delle fanciulle: Zefiro
e insieme le onde sospinsero
la nave, e il loro canto si fece un suono indistinto. »

golem

Il Golem (in ebraico: גולם[?]) è una figura immaginaria della mitologia ebraica e del folklore medievale. Il termine deriva probabilmente dalla parola ebraica gelem che significa "materia grezza", o "embrione", termine presente nella Bibbia (Antico Testamento, Salmo 139:16) per indicare la "massa ancora priva di forma", che gli Ebrei accomunano ad Adamo prima che gli fosse infusa l'anima. In ebraico moderno golem significa anche robot.

drago

« Un drago non è una fantasia oziosa. Quali che possano essere le sue origini, nella realtà o nell'invenzione, nella leggenda il drago è una potente creazione dell'immaginazione, più ricca di significato che il suo tumulo d'oro. »
(John Ronald Reuel Tolkien)

Il drago è una creatura mitico-leggendaria dai tratti solitamente serpentini o comunque affini ai rettili, ed è presente nell'immaginario collettivo di tutte le culture, in quelle occidentali come essere malefico portatore di morte e distruzione, in quella orientale come creatura portatrice di fortuna e bontà. Il termine deriva dal latino draco (nominativo), draconem (accusativo), a sua volta proveniente dal greco δράϰων (drakon), con l'omologo significato di serpente. L'etimologia del termine è stata spesso discussa: connesso col verbo δέρϰεσθαι (dèrkesthai) "guardare", probabilmente in connessione ai poteri legati allo sguardo di queste bestie o alla loro presunta vista acutissima.[1] Nel sanscrito e nell'indiano antico: dragh-ayami, allungare (dizionario etimologico online di Ottorino Pianigiani).

Fra gli animali realmente esistenti, a volte vengono chiamati "draghi" le specie appartenenti al genere Varanus, come il varano di Komodo.

ipogrifo

L'Ippogrifo è una creatura mitologica. Il suo nome deriva dalle parole greche hippos (cavallo) e grypòs (grifone). L'ippogrifo è infatti una creatura alata, originata dall'incrocio tra un cavallo ed un grifone, con testa e ali di aquila, zampe anteriori e petto da leone ed il resto del corpo da cavallo.

La prima descrizione letteraria dell'Ippogrifo si deve a Ludovico Ariosto: nel suo Orlando Furioso esso è infatti la cavalcatura del mago Atlante, soggiogato da Bradamante e poi utilizzato da Ruggero. Viene inoltre cavalcato da Astolfo fino alla Luna per recuperare il senno perduto di Orlando. Ecco come Ariosto descrive l'ippogrifo nel canto IV:


Ruggero che libera Angelica di Jean Auguste Dominique Ingres, dipinto nel 1819, raffigura una scena dell'Orlando Furioso in cui Ruggero, a cavallo di un ippogrifo, sta salvando Angelica.18
Non è finto il destrier, ma naturale,
ch'una giumenta generò d'un Grifo:
simile al padre avea la piuma e l'ale,
li piedi anteriori, il capo e il grifo;
in tutte l'altre membra parea quale
era la madre, e chiamasi ippogrifo;
che nei monti Rifei vengon, ma rari,
molto di là dagli aghiacciati mari.
19
Quivi per forza lo tirò d'incanto;
e poi che l'ebbe, ad altro non attese,
e con studio e fatica operò tanto,
ch'a sella e briglia il cavalcò in un mese:
così ch'in terra e in aria e in ogni canto
lo facea volteggiar senza contese.
Non finzion d'incanto, come il resto,
ma vero e natural si vedea questo.
Secondo le Leggende di Carlo Magno di Thomas Bulfinch:

Come un grifone, ha la testa di un'aquila, zampe dotate di artigli, ed ali coperte di piume, con il resto del corpo di un cavallo. Questo strano animale è chiamato Ippogrifo.
La figura dell'ippogrifo venne ideata dall'Ariosto basandosi sulla metafora latina di Virgilio "incrociare grifoni con cavalli". Secondo il mito, infatti, i due animali sarebbero stati nemici naturali. Negli scenari fantastici in cui sono presenti, infatti, sono animali molto rari, proprio per questa inimicizia tra grifoni e cavalli, pari a quella tra cani e gatti.

L'Ippogrifo sembra essere più facile da domare rispetto ai grifoni. Nelle leggende medioevali in cui questo animale fantastico appare, è di solito l'animale domestico di un cavaliere o un mago. Funge da eccezionale destriero, poiché può volare veloce come un fulmine. Si dice che sia onnivoro, e che mangi sia piante sia carne.

Gli Ippogrifi nell'arte e nella cultura popolare [modifica]

Un ippogrifo nella villa Arianna a StabiaeGli Ippogrifi appaiono in:

Molti giochi di ruolo come Dungeons & Dragons. Nella campagna di Eberron per D&D, l'ippogrifo è la bestia araldica della "House Vadalis".
Vari libri della serie Xanth di Piers Anthony.
Il videogioco per il Super Nintendo Demon's Crest ha un boss alato denominato come un ippogrifo.
La serie di giochi per Pc Warcraft, come un'unità volante da combattimento degli Elfi Notturni in Warcraft III e come trasporto per il giocatore in World of Warcraft.
Il videogioco Castlevania: Circle of the Moon per Nintendo Game Boy Advance.
Diversi libri della serie di Harry Potter, come anche il film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, che include degli ippogrifi come Fierobecco, che è posseduto dal guardiacaccia Hagrid ed è amico di Harry. Il film Harry Potter e il calice di fuoco mostra Jarvis Cocker che canta una canzone chiamata Do the Hippogriff (Fai l'Ippogrifo).
Il videogioco Castlevania: Symphony of the Night per la PlayStation ha gli ippogrifi come nemici.
In Warhammer Fantasy Battles, l'Ippogrifo è un mostro cavalcato disponibile all'esercito di Bretonnia.
L'Ippogrifo figura anche, raramente, come un emblema araldico.
Il romanzo Giro del sole di Massimo Bontempelli contiene una prosa dal nome Le ali dell'Ippogrifo, in cui si narra di un viaggio fantastico intrapreso da Ruggero sulla creatura mitologica.
La canzone Camminante di Vinicio Capossela nell'album Camera a sud contiene il verso le seppie han le ossa bianche e l'ippogrifo/ha il becco scuro e forte è il suo nitrito
La canzone In volo dell'album Banco del Mutuo Soccorso del Banco del Mutuo Soccorso contiene il verso Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo o Astolfo"

fine viaggio

Eccoci finalmente alla fine di questo lungo elenco di creature mistiche adesso però cercherò di spiegarle infatti non , su tutti i post ho scritto , qualcosa per spiegarle ; infatti questo elnco seviva solo per aprire delle discusioni .
Adesso arrivano le spiegazioni , qundi pronti , partenza , via ......

fate

La fata è una creatura leggendaria presente nelle fiabe o nei miti di origine principalmente italiana e francese, ma che trova comunque figure affini nelle mitologie dell'Europa dell'Est.

Nell'originale accezione dell'Europa meridionale (senza influenze celtiche) è totalmente sovrannaturale, cioè non ha nulla di umano se non l'aspetto. Il nome fata deriva dall'altro nome latino delle Parche, che è Fatae, ovvero coloro che presiedono al Fato (dal latino Fatum ovvero "destino"). La fata è un essere etereo e magico, una sorta di spirito della Natura.

fate

La fata è una creatura leggendaria presente nelle fiabe o nei miti di origine principalmente italiana e francese, ma che trova comunque figure affini nelle mitologie dell'Europa dell'Est.

Nell'originale accezione dell'Europa meridionale (senza influenze celtiche) è totalmente sovrannaturale, cioè non ha nulla di umano se non l'aspetto. Il nome fata deriva dall'altro nome latino delle Parche, che è Fatae, ovvero coloro che presiedono al Fato (dal latino Fatum ovvero "destino"). La fata è un essere etereo e magico, una sorta di spirito della Natura.

fantasmi

Il fantasma (chiamato anche spettro o larva dal latino Larius) è un'entità delle leggende e del folclore. Ci si riferisce ad esso come ad una presenza incorporea, spesso caratterizzata da alcuni elementi (avvolta in un sudario oppure senza testa, contornata da una certa luminescenza o che produce un rumore di catene). Del pari anche le circostanze delle apparizioni sono caratterizzate da elementi ricorrenti quali l'ora notturna, i luoghi lugubri e isolati, ecc.

Il vocabolo fantasma, dal greco antico phantasma a sua volta da phantazo (passivo e medio phantazomai : "io appaio"), aveva il significato di apparizione (intesa come manifestazione soprannaturale) e solo con il tempo il suo significato si è ristretto ad indicare l'apparizione di un defunto. Il fantasma è una figura ricorrente nella tradizione popolare e letteraria, praticamente di tutte le civiltà. Nella tradizione orientale e in quella greca e romana l'apparizione dei fantasmi non è associata al sentimento della paura.

Il fantasma è un tipico personaggio della letteratura fantastica e dell'orrore. Un esempio celebre si trova nell'Amleto di William Shakespeare. Nei racconti horror i fantasmi infestano di frequente vecchi castelli o antiche magioni. Nei racconti per bambini, il fantasma può assumere un ruolo positivo.

angeli

Non voglio spiegare questa figura questa volta solo scrivere una riflessione:
Se solo sapessi quanto soffro insieme a te
dell'amaro della vita.
Vorrei accarezzarti con mani di carne..
ma lo sussurro a chi ti sta accanto..
vorrei dirti le parole più vere dell'amore,
ma le suggerisco a chi ti regala una parola.
Vorrei vederti raccogliere tutto l'amore che semini
per sentirti soddisfatto della tua vita
ma come ogni cosa.. il tempo lascerà crescere il frutto
che tu stesso hai fatto nascere.
Gioisci perchè attraverso le tue mani io regalo l'amore
a chi ha la fortuna di incontrarti.
Tu non lo sai forse ma io sono il tuo angelo..
quello che mai ti abbandonerà e che è qui solo per te
e grazie a te può amare il mondo

zombie

Zombie (italianizzato Zombi) è un termine di origine haitiana legato ai riti del Vudù, che è entrata nell'immaginario comune attraverso il campo cinematografico e letterario come un morto vivente.Alcuni pensano che gli zombie possano esistere davvero, basandosi su una teoria che un parassita, che trasporta questo un virus, possa colpire l'organismo e prendere il controllo del cervello.

angeli custodi

vampiriosmo

unicorno

L’unicorno è uno dei miti fantasy più conosciuti, una creatura magica che vola tra i regni fatati, tra i castelli…
Il mito dell’unicorno nasce in India e in Cina. Qusta mitica creatura è rarissima, ha le sembianze di un grosso cavallo, con il corpo bianco, la testa rossa e gli occhi blu.
L’unicorno ha una grande forza ed è un animale molto docile; non calpesta e non uccide gli altri esseri viventi ed è capace di saltare tutti gli ostacoli che incontra lungo il suo cammino.
Sulla fronte questa creatura ha un corno chiamato “alicorno” lungo circa cinquanta centimetri.
Nel passato, l’alicorno era molto ricercato perché aveva poteri magici. Infatti se veniva toccato da una persona che stava morendo, magicamente questa si salvava; il corno proteggeva dagli avvelenamenti, per cui veniva polverizzato e da esso si otteneva una pozione contro i veleni (mai togliere l’alicorno ad un unicorno altrimenti esso morirebbe). Inoltre chi bevevo dalle coppe fatte di alicorno, veniva protetto da malattie quali l’epilessia, le convulsioni, ecc… questo corno era anche capace di rendere potabile l’acqua che bevevano gli altri animali, purificandola.
Insomma, aveva veri e propri poteri magici, tanto che fu usato anche nelle farmacie e diventò preziosissimo, compreso il suo valore in denaro.
Si narra inoltre che bere del sangue di unicorno renda immortali. L’unicorno venne citato nella Bibbia (200 a.C.?) anche se con il tempo si è dimostrato che l’animale citato non era l’unicorno, ma un bue selvaggio.
Col tempo il mito dell’unicorno si diffuse ovunque. Anche in occidente l’unicorno fu confuso con un altro animale, il rinoceronte, il cui corno in India si crede ancora oggi che abbia un grande potere curativo.

fantasmi

le fate

ipogriffo

i draghi

golem

sirene

yeti

elfi e foletti

arpie

Le conoscete ? Penso di si .
Secondo la mitologia Greca, le Arpie erano le figlie che Nettuno, il Dio dei mari, aveva avuto con Elettra, Tarmante e Anfitrite. La mitologia classica narra che erano state confinate nelle isole Strofadi, nel Mar Ionio, dallo stesso Giove, che se serviva a proprio vantaggio contro tutti coloro che voleva perseguitare. Ci sono differenti concezioni sul loro aspetto: secondo alcuni era terrificante, assomigliano ad un umano vecchio, con la parte inferiore del corpo e le gambe di un uccello, di cui hanno anche le ali. I capelli sono arruffati e sporchi, gli occhi neri e carichi di malvagità. La loro particolarità sta nel loro famoso e pericolosissimo canto: si narra infatti che tutti gli uomini che hanno ascoltato le loro nenie sono stati come ipnotizzati, perdendo il libero arbitrio e provando un incredibile senso di attrazione nei confronti di queste... attrazione che spesso portava alla morte! La mitologia greca però si discosta fortemente dalla tradizione Medievale di queste creature, infatti non assomigliano ad un umano vecchio e brutto, tutt'altro! Hanno invece corpi di donne giovani e particolarmente attraenti, pur rimanendo particolarmente aggressive e malvagie, fermo restando il loro canto ammaliatore, capace di soggiogare anche l'uomo con la volontà più ferrea.


Ecco alcuni brani classici dove vengono descritte le Arpie:


OMERO
" ...ecco che le fanciulle le Arpie rapirono in aria,
e in balia delle Erinni odiose le diedero." (Odissea, XX, 77-78)

VIRGILIO
"(...) Strofadi grecamente nominate
Son certe isole in mezzo al grande Jonio,
Da la fera Celeno e da quell'altre
Rapaci e lorde sue compagne arpie
Fin d'allora abitate..." (Eneide, III, 354-358)

"(...) Altro di queste
Più sozzo mostro, altra più dira peste
Da le tartaree grotte unqua non venne.
Sembran vergini a' volti, uccegli e cagne
A l'altre membra; hanno di ventre un fedo
Profluvio, ond'è la piuma intrisa ed irta,
Le man d'artigli armate, il collo smunto,
La faccia per la fame e per la rabbia
Pallida sempre, e raggrinzita e magra..." (Eneide, III, 361-368)

ARIOSTO
"...Erano sette in una schera, e tutte
Volto di donne avean pallide e smorte,
Per lunga fame attenuate e asciutte
Orribili a veder più che la morte:
L'alaccie grandi avean deformi e brutte,
le man rapaci, e l'ugne incurve e torte;
Grande e fetido il ventre, e lunga coda
Come di serpe che s'aggira e snoda..." (Orlando Furioso, XXXIII, 120)

DANTE ALIGHIERI
"...Ali hanno late, e colli e visi umani,
piè con artigli, e pennuto l'gran ventre;
fanno lamenti in su li alberi strani..." (If. XIII, 13-15)

auto biografia

Voi non sapete chi sono vero ? Ed ecco la mia autobiografia . Non vorrei chiamarla proèrio auto biografia perche è piu una opinione sui blog . A io o copiato la mia biografia dall' altro mio blog .


Salve,

mi chiamo Laura, ed è la prima volta che scrivo in questo blog.

Non ho mai avuto un blog, apparte qualche pubblicazione di frasi sdolcinate da adolescenti sui primi account offerti da siti famosi. Ora però, forse per quello che studio, Scienze della Comunicazione, non a caso, forse per quello che vedo ogni giorno guardandomi intorno, mi sono decisa a cominciare, e approfitto di questo blog comunitario per dire quello che penso.

Un mio amico studente, un pò di tempo fa, affermava che avere un blog è da sfigati. Forse lo era all’inizio, in quanto il blog, in sè, era ancora una forma comunicativa nascente, poco usata e spesso ignorata. Nessuno ne aveva ancora capito le potenzialità, e tale sistema rimaneva semplicemente uno sfogo di adolescenti brufolosi, nerds, che non avevano una vera e propria vita sociale. Il fenomeno, però, ha cominciato a farsi notare quando quelli che scrivevano non erano più teenagers annoiati, ma persone con qualcosa da dire, persone con opinioni, politici, giornalisti, idee spesso scomode o anticonformiste. Opinioni che poi, sempre sugli stessi blog per sfigati, venivano nascoste, cancellate, con gente che si ritrovava chiuso il proprio sito per aver pubblicato una notizia che doveva rimanere nascosta da qualche parte. E cosi le leggi, come quella dell’obbligo di rettifica, si estendono anche al mondo della rete, e tutto il sistema sociale, più o meno, si adatta a questo nuovo fenomeno.Il blog come unico modo per esprimersi, il blog come via di fuga, come veicolo di opinioni. Tra leggi-bavaglio e telegiornali che non informano più, ma parlano dei costumi mare di Positano, come facciamo ad informarci ed esprimerci senza che qualcuno ci bendi o ci tagli la lingua? La Rete, e quindi blog, forum, social networks e quant’altro, sembra essere l’uscita posteriore dell’ oramai non più nuovo millennio. Grande e vasta come è, è impossibile far tacere la Rete, e per ogni sito “illegale” che viene offuscato, ce ne sono altri 9 spuntati quà e là (chi non ha mai scaricato un filmetto da un sito streaming?)

Tutto questo per dire che abbiamo un grande strumento sotto mano, e che noi, gente comune che non ruba, nei limiti, e che non evade le tasse, dovremmo riuscire a saper sfruttare. E se non pretendo che tutti se ne rendano conto, mi nonna ancora mi chiede “che fai tutto il giorno davanti a ‘ssa trappola?”, ma spero che almeno la mia generazione, nata a pane, pokemòn e cultura mediatica, lo usi come più ritiene opportuno per partecipare attivamente in questa controversa società.


Spero che vi sia piaciuta la mia opinione a presto !

riflessione

Mi volevo fermare in po per pensare . Queste creature sono finte vero . E come mai sono arrivate li in qel punto , qualcuno deve averle inventate vero ? E ci è quest ''signore '' che si diverte a inventare creature mistiche ?
Ho fatto allora una ricerca sul web , ma non ho trovato niente . Qundi appunto nascono dal nulla ? Forse le chiameremo voci di corridoio , io penso che siano di piu di semplici leggende .
Allora volevo proporvi un esperimento perche non inventiamo noi una leggenda .
Qundi cari lettori ecco la descrizione della nostra mitica ''creatura mistica''.
NOME:werison
LEGGENDA:inventatela voi :)
Spero ch farete un bel lavoro .

cerchi nel grano .

Psso subito alle notizie ,vado al sodo insomma.
I cerchi nel grano (in inglese crop circles), o agroglifi, sono aree di campi di cereali, o di coltivazioni simili, in cui le piante appaiono appiattite in modo uniforme, formando così varie figure geometriche (talvolta indicate come "pittogrammi") ben visibili dall'alto. A seguito del numero crescente di apparizioni di queste figure (soprattutto in Inghilterra) a partire dalla fine degli anni settanta del XX secolo, il fenomeno dei crop circles è diventato oggetto d'indagine per determinare la genesi di queste figure.

Si sa con certezza che molti cerchi sono realizzati dall'uomo[1][2][3] come ad esempio quelli realizzati da Doug Bower, Dave Chorley e John Lundberg.[1][4] Bower e Chorley furono poi insigniti del Premio Ig Nobel nel 1992 per l'ideazione della loro burla dei cerchi nel grano.

Ad oggi quindi non esiste prova che metta in dubbio l'origine umana di tutti i cerchi nel grano[5], anche se varie ipotesi, prive di riscontri ed evidenze, sono state avanzate per spiegare in modo alternativo la creazione di tali figure: dalla spiegazione paranormale a quella ufologica.

serpente arcobaleno

Forse anzi sicuramente non lo conoscete per questo ho scritto quattro righe ,naturalmente casualmente ho scoperto questo strano tizio.
Il Serpente arcobaleno è una creatura leggendaria di grande importanza per gli Aborigeni australiani, probabilmente di origine nord-australiana.

È un abitante delle pozze d'acqua del deserto australiano, fonti permanenti d'acqua importanti per il sostentamento degli aborigeni. È il Serpente, a volte imprevedibile, che nasce assieme al sole riempiendo i depositi e dando vita ai profondi burroni che attraversano il deserto, distribuendo così l'acqua.

Le storie del Dreamtime ("Tempo dei sogni") narrano di grandi Spiriti che, assumendo forme animali e umane, modellarono la terra allora sterile. Il Serpente Arcobaleno venne dal sottosuolo e creò rilievi montuosi e canyon profondi mentre risaliva in superficie. È conosciuto anche con il nome di Ngalyod dai Gunwinggu e Borlung dai Miali.

I racconti variano di zona in zona: le tribù dell'area monsonica raccontano delle interazioni epiche, a volte violente, tra il Sole, il Serpente e il vento nel loro Dreamtime, mentre le storie delle tribù del deserto centrale, che subiscono minori sbalzi climatici, riflettono una maggiore tranquillità.

È conosciuto come un protettore benevolo delle proprie genti e come un feroce giudice di chi vìola le leggi. Il Serpente è strettamente legato alla Terra, all'Acqua, alla Vita, alle relazioni sociali e alla fertilità.

mostro della palude

Un film imperdibile vero.
Il mostro della palude è un film del 1982 diretto da Wes Craven, tratto dal personaggio a fumetti Swamp Thing creato nel 1971 da Len Wein e Berni Wrightson. Ha avuto anche un seguito nel 1989, The Return of Swamp Thing.

Il film ha ricevuto una nomination ai Saturn Award nel 1983 come "Migliore film horror".
Chi la visto questo film?

kraken

Ecco un polipo non proprio desiderato :).
l kraken è un mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi; il suo mito ha origini molto antiche, ma si è sviluppato soprattutto fra il Settecento e l'Ottocento, forse anche sulla base dei resoconti di reali avvistamenti di calamari giganti. Viene generalmente rappresentato come una gigantesca piovra, con tentacoli abbastanza grandi da avvolgere un'intera nave.

In norvegese, krake indica un animale malsano o aberrante (in analogia alle forme inglesi crank e crook). In tedesco, Krake significa piovra.

fenice

La fenice è una creatura mistica poco conosciuta per questo vi scrivo questo piccolo post!
La fenice, spesso nota anche con l'epiteto di Araba fenice, era un uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. Gli antichi egizi furono i primi a parlare del Bennu, che poi nelle leggende greche divenne la fenice. Uccello sacro favoloso, aveva l'aspetto di un'aquila reale e il piumaggio dal colore splendido, il collo color d'oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, ali in parte d'oro e in parte di porpora, un lungo becco affusolato, lunghe zampe, due lunghe piume — una rosa ed una azzurra — che le scivolano morbidamente giù dal capo (o erette sulla sommità del capo) e tre lunghe piume che pendono dalla coda piumata — una rosea, una azzurra e una color rosso-fuoco —. In Egitto era solitamente raffigurata con la corona Atef o con l'emblema del disco solare.

bigfot

Cari lettori eco delle notizie che o scritto io iri sera riguardanti questa figura eccitante.
Il Bigfoot, detto anche Sasquatch, Momo o Piedone, è una leggendaria creatura scimmiesca che dovrebbe vivere nelle foreste dell'America Settentrionale. Segnalazioni della sua presenza sono arrivate da diverse parti del continente ma sembra che i Bigfoot siano concentrati nei due stati americani di Washington e Oregon.

martedì 25 gennaio 2011

iniziamo bene!

Cosa ce di meglio di un nuovo blog da vivere e da agiornare issieme? Voi lo potrete vivere fino dalla nascita questo blog eè una cosa fantastic vero? Io sono lo scrittore e vi chiedo se potete inviare nei commenti cosa viaspettate di trovare in questo blog. Qundi questo era il mio primo post. Miraccomando accetto qualsiasi consiglio!!!)